Behind the Mesh

31 Ottobre: Gioirnata Mondiale delle Città

Città infinite
Frame del film «SOFTNESS. i-Mesh, Designing the City»

Schermo e strada, piazza e casa, miraggio e destinazione.

La città è storicamente il luogo delle opportunità e delle fragilità, dell’accoglienza e della competizione, della conoscenza e dello sviluppo, della cura della contemplazione e dello spaesamento. Tra viadotti e tangenziali, porti aeroporti e stazioni, tra strade di quartiere, vicoli e viali alberati, lungo mari, laghi e fiumi, dentro cinema e teatri, aule universitarie e centri di ricerca, tra ospedali, mall e botteghe, musei, gallerie, chiese, sinagoghe e moschee, in ognuno di quei luoghi scorre la vita della città contemporanea. Tra lentezza e accelerazione scivola

la vita reale e la vita simbolica, il raccoglimento individuale e la condivisione sociale, le stanze intime e i luoghi del discorso pubblico.

Sul quel limes poggia il sistema nervoso e venoso che la innerva, fatto di infrastrutture fisiche, digitali e psichiche; e nella vita delle persone batte il suo cuore collettivo.

La città contemporanea è un laboratorio di pensiero, di progresso, di progetto, una stratificazione di gesti, azioni, processi che accadono in simultanea nello spazio pubblico interconnesso.

Alla centralità che riveste nella società, ogni anno il 31 ottobre è dedicata la Giornata Mondiale delle Città. Istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con la risoluzione 68/239, l’iniziativa promuove l'interesse della comunità internazionale per l'urbanizzazione globale e la cooperazione tra i paesi, come contributo allo sviluppo urbano sostenibile in tutto il mondo. L'obiettivo è sensibilizzare l'opinione pubblica, promuovere la cooperazione e contribuire agli sforzi globali per costruire città eque, prospere, sostenibili e inclusive capaci di offrire alle persone e alle comunità una migliore qualità della vita. Uguaglianza, accesso a servizi e nuove opportunità, coinvolgimento e mobilitazione, pur nelle diversità culturali, antropologiche e sociali sono premesse ineludibili per lo sviluppo di forme evolute ed emancipate di cittadinanza attiva. Una visione autenticamente sostenibile di sviluppo dell’ecosistema.

L’edizione 2025 della Giornata è dedicata alle città intelligenti per le persone. A partire dalla consapevolezza che il potere trasformativo delle tecnologie digitali sta ridisegnando la vita a livello planetario, con opportunità per molti versi irripetibili rispetto al modo in cui città e insediamenti umani vengono progettati, pianificati, gestiti e governati. In un'epoca caratterizzata da migrazioni, transizioni epocali verso una piena e strutturale digitalizzazione, le città sono anche hub tecnologici, data center, centri del problem solving. Smart cities nel senso più profondo della definizione - città intelligenti per le persone e la qualità delle relazioni. Dispositivi di neo-civilizzazione per la creazione di piattaforme e infrastrutture utili, capaci di condividere e socializzare col networking buone pratiche, esperienze e strategie incentrate su bisogni e desideri comuni a livello globale. Al centro dell’Agenda questioni urgenti come l’emergenza abitativa, le disuguaglianze, l’accesso e il ruolo della tecnologia e dell'innovazione, la cooperazione internazionale tra settori e forme di stakeholder engagement per la gestione della società in metamorfosi.

Frame del film «SOFTNESS. i-Mesh, Designing the City» — Focus Werner Sobek Studio

Una questione di grande complessità e ampiezza che richiede comprensione, nuove skills, forme di governance delle economie urbane basate su "città competitive”.

Tra queste, di essenziale importanza la modernizzazione degli edifici, le forme e le tecniche del costruire - a partire da materiali intelligenti, progetti intrinsecamente sostenibili, usi ottimizzati delle risorse e abbattimento degli sprechi – in ottica di softness come sguardo al futuro, modalità di concepire la città, i suoi manufatti, l’efficienza energetica.

E’ una sensibilità differente di urbanizzazione innovativa sul piano tecnico e simbolico. È la visione di città più vivibili, è un pensiero condiviso, oggi un desiderio delle giovani generazioni, un anelito che influenza scelte e progetti di vita. Il benessere dello spazio pubblico e privato, il comfort umano è l’ispirazione originaria di concept architettonici, masterplan, e della stessa produzione industriale legata al design degli oggetti e delle cose. E’ un sistema valoriale divenuto tendenza che mette insieme memoria e futuro, conoscenza sedimentata, spesso millenaria, e ricerca applicata. Che orienta così la ricerca architettonica sulle forme e sulle materie, il recupero della tradizione come deposito di conoscenze e tecniche costruttive. L’idea che guida molte sperimentazioni trasversali è la leggerezza come dispositivo, come rispetto, reversibilità, circolarità delle funzioni, sostenibilità del processo nella realizzazione di progetti complessi. Expo 2020 Dubai si è caratterizzato in questo senso come un autentico avamposto di sperimentazioni all’avanguardia.

Quell’esperienza, che ha mostrato al mondo rischi e opportunità del climate change, ha accumulato uno stock unico di conoscenza tecnica, progettuale e culturale rispetto alla vivibilità degli ambienti. Che sono quelli degli immaginari più estremi, ma anche quelli delle città stressate da eventi climatici improvvisi di grande impatto.

Frame del film «SOFTNESS. i-Mesh, Designing the City» — Intervista con Lucio Blandini
Cristiana Colli
AUTORE
Laurea in Scienze Politiche, giornalista, ricercatore sociale, cura l’ideazione e l’organizzazione di progetti culturali, eventi, mostre, festival, programmi di valorizzazione. Per istituzioni pubbliche e private, musei, imprese, fondazioni realizza e promuove strategie di comunicazione sociale e culturale legate al paesaggio, all’architettura, all’arte contemporanea e al design, alla fotografia, al made in Italy. È direttore della rivista Mappe, e dal 2011 è ideatore e curatore di Demanio Marittimo.Km-278.

Le tante esperienze di i-Mesh - realizzate in luoghi, applicazioni e contesti ambientali differenti – mostrano come i cambiamenti climatici rappresentino pregiate occasioni progettuali. Opportunità per nuovi dialoghi creativi, citazioni, memorie e iconografie dei pattern, che agiscono al contempo come facciate architettoniche funzionali e strutturali, e come segno, decoro culturale identitario, riconoscibile e rappresentativo.

Se sarà la demografia a orientare la modernizzazione della geografia e il corso della Storia – si stima che entro il 20250 il tasso di urbanizzazione potrebbe raggiungere quasi il 70% principalmente in paesi emergenti – è al progetto architettonico realmente ecologico, organico e sostenibile, che sarà chiesto di interpretare una responsabilità nuova. Per concepire spazi pubblici e privati realmente inclusivi, coerenti con i desideri e i bisogni delle comunità, rispettosi dell’ecosistema e delle sue risorse divenute scarse.

Così la città rinnova la sua identità molteplice, la preveggenza delle sue matrici, schermo di significati e culture che abitano comunità in movimento.

Schermi accesi sul futuro dei mondi.

“SOFTNESS. i-Mesh, Designing the City”

“I cambiamenti climatici e le trasformazioni delle aree urbane stanno diventando temi cruciali nelle strategie di adattamento e resilienza, a livello globale e locale. Uno dei problemi legati alla crescente densità urbana è il fenomeno dell'isola di calore urbana (UHI), che influisce sulle condizioni esterne a causa del surriscaldamento delle superfici degli edifici. La ricerca sulle facciate architettoniche rivestite con i-Mesh ha dimostrato di ottimizzare il valore di riflettanza per trasformare l'esterno degli edifici in “facciate fredde”. La ricerca considera le prestazioni termiche e lo scambio di calore tra gli edifici e analizza le superfici dei canyon come masse termiche, in una nuova metodologia parametrica che mette costantemente in relazione le condizioni interne ed esterne. I microclimi e il comfort esterno sono monitorati con le temperature della superficie del canyon e l'indice universale di clima termico (UTCI), e l'ambiente interno osservato attraverso i carichi termici e le temperature dell'aria. Gli studi avanzati condotti da i-Mesh mostrano come il materiale sia in grado di convertire una parete standard in una facciata fresca, mitigando le condizioni esterne e riducendo il consumo energetico interno”.

Ernesto Cesario

Cristiana Colli
AUTHOR
Laurea in Scienze Politiche, giornalista, ricercatore sociale, cura l’ideazione e l’organizzazione di progetti culturali, eventi, mostre, festival, programmi di valorizzazione. Per istituzioni pubbliche e private, musei, imprese, fondazioni realizza e promuove strategie di comunicazione sociale e culturale legate al paesaggio, all’architettura, all’arte contemporanea e al design, alla fotografia, al made in Italy. È direttore della rivista Mappe, e dal 2011 è ideatore e curatore di Demanio Marittimo.Km-278.