La Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore, istituita dall’UNESCO nel 1995, celebra la lettura, la creatività e il ruolo della scrittura nella costruzione della memoria individuale e collettiva. Il testo, e quindi il libro, in tutte le culture è una traccia, un dispositivo, un archivio, un ipertesto, un ponte tra epoche e conoscenze, un mondo di mondi. Un’esperienza visiva e materiale, come accade al vasto arcipelago dell’editoria d’artista e sperimentale, che coinvolge – molto oltre la sola lettura – la relazione tra testo e corpo, memoria e materia, forma e funzione. Ma il libro, con i suoi immaginari, è oggi chiamato a fronteggiare nuove sfide rispetto alla cultura digitale, all’intelligenza artificiale, alla monumentale epopea del dato che interroga sulla relazione tra testo e materia, tra narrazione memoria e trasformazione. Così il libro è diventato una piattaforma sperimentale di forme e significati, un lab progettuale fatto di esperienza fisica e artistica.
Nei suoi dialoghi multidisciplinari e cross mediali, i-Mesh ha sperimentato la varietà delle ispirazioni e interpretazioni intorno al libro, con collaborazioni speciali, emblematiche, di diverso segno – da quella con Cristiano Toraldo di Francia sul progetto Librabito a quella con il Collettivo Salida Basica. Quei progetti mettono in scena il libro in una nuova dimensione, tra design, arte e cultura tessile. Con Librabito il tessuto è un supporto narrativo fatto di segno grafico e funzione, e il testo una materia che si indossa e si abita, attraverso l’uso di Tyvek e i-Mesh, un esperimento di rilettura delle parole di Pier Paolo Pasolini. È un manifesto visivo e tattile, in cui la scrittura diventa segno grafico e struttura tessile. Così il libro nella sua dimensione tradizionale e allo stesso tempo non convenzionale attiva una riflessione sul pensiero vissuto, portato nel mondo, oltre la pagina, oltre il testo stesso. Nella ricerca di Salida Basica il riuso è memoria visiva che rilegge i materiali di scarto come pagine di un racconto ancora da scrivere. Le installazioni di Salida Basica, infatti, trasformano la materia in nuova narrazione, prospettiva per ogni frammento che nella metamorfosi conserva l’identità di una storia originale.
Così i-Mesh nel dialogo tra riuso e nuova creazione agisce come supporto, e driver, per il riciclo creativo, il recupero della memoria visiva, la riconfigurazione della cifra testuale. Entrambe le esperienze riflettono sul recupero come opportunità e mai come vincolo, occasione di rilettura della stratificazione, accesso a nuove connessioni. Poiché in definitiva il libro– che può diventare tessuto, abito, installazione, traccia - è materia viva, e il suo futuro non si esaurisce nella carta. La permanenza nei progetti dii-Mesh dimostra, e suggerisce, nuove forme di relazione tra parola e racconto, spazio corpo e rappresentazione. E del resto la moda - il più sensibile e vibratile degli ecosistemi - insegna a intuire i desideri e a intercettare i significati chele comunità affidano alle cose ai luoghi e all’idea di corpo, ma insegna anche a sperimentare segni materie e forme per sviluppare quelle opportunità latenti che trasformano le visioni in oggetti, talvolta icone.